Scultore e pittore italiano. Compiuti gli studi presso vari istituti e accademie
d'arte italiane, trascorse un periodo di permanenza in Svizzera (1965-75), dove
entrò in contatto con Max Bill, Richard Paul Lohse e Camille Graeser, i
principali esponenti del Concretismo svizzero. In quegli anni
P.
collaborò, in qualità di scultore, con la
Schlaeppi-Schaufensterfiguren di Zurigo, realizzando modelli per esposizioni di
moda, utilizzati da importanti stilisti, tra i quali ricordiamo: Balenciaga (nei
musei di Zurigo e Madrid); Yves Saint Laurent (presso il Metropolitan Museum di
New York e presso il Museo delle arti e della moda al Louvre di Parigi);
Courège. Artista dotato di grande versatilità, la sua ricerca
espressiva lo spinse a cimentarsi, nel corso della sua attività, in molti
ambiti diversi (pittura, grafica, scultura) e ad operare su materiali differenti
(poliuretano, fiberglass, legno, metalli, vacuum, multipli), per ritrovare ogni
volta una rinnovata spontaneità e freschezza di ispirazione. Legatosi al
movimento d'arte internazionale MADÌ (termine coniato da Jula Kosice),
creato nel 1946 a Buenos Aires,
P. fu tra i fondatori, nel 1991, del
gruppo MADÌ Italia e realizzò mostre personali e collettive in
vari Paesi del mondo: Francia, Svizzera, Serbia, Spagna, Romania, Ungheria,
Stati Uniti d'America.
P. si propose con le sue opere di sviluppare il
nesso tra matematica e arte sulle basi di relativismo, di filosofia ed etica del
modernismo, rimanendo fedele ai principi di semplicità, chiarezza e
armonia. La serie
Cromoplastici Madi rappresenta, nella produzione
dell'artista, il punto d'incontro fra pittura e scultura. Questo gruppo di
opere, caratterizzate dalla compresenza di colore e struttura plastica, senza
negare i connotati compositivi e pittorici della superficie, traduce le
direzioni virtuali in espansioni concrete, oggettive. Durante la sua
attività artistica
P. raccolse recensioni e positivi consensi da
parte dei maggiori critici. In particolare Tommaso Trini, con riferimento alla
produzione dell'artista, affermò: "Il rigore di
P. consiste in
definitiva nel rendere visibile il disordine del mondo mediante la balenante
armonia, non già dell'ordine, bensì della bellezza e delle sue
ondulazioni". Le opere di
P. sono state esibite in mostre in Italia e
all'estero e hanno ottenuto premi in rassegne nazionali e internazionali (n.
Carate Brianza 1935).